mercoledì 18 marzo 2015

ULTRABERICUS TRAIL A TINTE NEROARANCIO


Domenica 15 marzo, sullo storico selciato di piazza dei Signori a Vicenza è andata in scena la 5 edizione dell'Utrabericus Trail, a rappresentare la Marathon Max ha partecipato il trailer per antonomasia del gruppo, il grande Gabriele Orlandi.



Di seguito vi proponiamo una breve descrizione della gara e la sua personalissima cronaca….
Il percorso, tracciato integralmente su sentieri single track, mulattiere e carrarecce, si è snodato dal centro di Vicenza, il periplo dei Colli Berici, passando per i territori di Arcugnano, Perarolo, San Gottardo, Pederiva di Grancona, Pozzolo, Villaga, Barbarano, Mossano, Nanto, Villabalzana, Pianezze, Tormeno. 
Un’occasione non solo di sport, ma anche di totale immersione nei molteplici aspetti del contesto naturale dei Berici, alla scoperta di angoli nascosti e di inusuali panorami. 
Un ristoro ogni dieci chilometri circa, per un totale di cinque punti sul percorso, hanno garantito la dovuta assistenza ma anche la definizione di una prova in semi autosufficienza. La lunghezza totale è stata di 65 km, la quota compresa tra i 40 metri di Vicenza e i 400 metri del punto più alto, con salite e discese per complessivi 2500 metri di dislivello positivo.




A voi la vissuta cronaca di Gabriele:
“Sabato 14 sveglia alle 5.00, pronto per partire alla volta di Vicenza, dove entro le 9.00 dovevo ritirareil mio del pettorale. Avevo qualche preoccupazione, visto che 5 giorni prima al Trail di Bozz mi ero procurato un contrattura al polpaccio, auto medicata con pomate e creme.
Il tempo meteo prospettava una gara asciutta e molto veloce, con tratti dove si doveva controllare il ritmo per non rischiare di saltare.
L'unica parte pericolosa di tutta la gara era intorno al 20 Km, una lunga discesa in un canalone con pietraie, in questo tratto il pronto soccorso ha avuto il suo da fare con barelle e medicazioni.
Il resto della gara era un continuo sali scendi con tratti in pianura in cui mi sono stupito di riuscire a correre quasi fino alla fine, ad un certo punto, nonostante la fatica, ho visto anche una recinzione molto alta e ho notato personale in divisa militare dell'U.S. Army, erano le guardie della locale base NATO!!!!
Il tempo di un saluto sull'attenti e corro verso il traguardo, concludendo la mia prova ben sotto le 10 ore limite di tempo che mi ero prefissato, posizionandomi al 411 posto sui 1005, sicuramente un risultato soddisfacente e felice che il mio polpaccio mutilato non mi abbia dato problemi!!!
Unica nota negativa che farei presente agli organizzatori sono stati i ristori sottodimensionati in relazione al numero degli iscritti alla manifestazione o forse troppi partecipanti!!!
Gabriele”.
Grazie Gabri per aver condiviso la tua entusiasmante esperienza... buona corsa e forza Marathon Max!!

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