giovedì 20 ottobre 2016

News di Novembre

Cari amici, ecco alcune importanti notizie scaturite dalla riunione sociale del 19 Ottobre: é stata decisa l'ultima gara del campionato sociale, sarà la tappa del Winter Challange che si correrà a Castiglione il 26 Novembre (vedi link a lato), valevole per il Campionato Provinciale Cross Master.
Inoltre è stata scelta la data e la sede del pranzo sociale 2016, domenica 4 Dicembre presso il ristorante "LA COLLEGGIATA" di Castiglione, con ricco menù come l'anno scorso, conferma della partecipazione al Presidente Fabio entro il 20 Novembre, i famigliari sono i benvenuti.
In quell'occasione gli atleti dovranno confermare l'iscrizione e pagare la relativa quota, che la dirigenza ha lasciato invariata anche per l'anno prossimo a 50 euro.

domenica 16 ottobre 2016

102° Cross Country dei 7 Campanili - 13a prova del campionato sociale


Matteo Alzati, Antonello "Turbo" Turboli si riscaldano sotto la guida del "Capitano" Claudio Alzati in quel di Cavaria (Foto Antonini)

Domenica 9 Ottobre si é tenuta la veterana delle gare varesotte, la Cross country dei 7 campanili, nonché prova autunnale del campionato sociale Marathon Max.
Per chi calpesta correndo le strade della nostra provincia e non, questa anomala competizione ha pochissimi segreti, infatti l'ultracentenaria manifestazione e da anni inserita anche nel calendario del Piede d'oro.
La giornata uggiosa di certo non spaventa il migliaio di runners sopraggiunti e la temperatura decisamente invernale che ha fatto compagnia agli atleti per gli oltre 16 chilometri, anche a causa del percorso allungato di circa 400 metri.
Dopo lo sparo lo sciame dei partecipanti si inerpicava sulla prima perfida scalinata che porta al campanile di S.Stefano, tra i 15 atleti della Marathon Max sono Stefano Bordanzi, grande protagonista del Piede d'oro,  Giacomo Lia, Tonino Trogu e Matteo Alzati ad aprire le danze. Tuttavia é sulle altre rampe, compresa la scalinata di Orago, che si svolge una annosa lotta intestina alla Marathon Max: quella tra Gianni Migliorini e Luca Cargnin...quando i due si incrociano sui campi di gara (purtroppo sempre più raramente) la forte amicizia che li unisce si defila e compare un fervore agonistico degno di un derby calcistico.... Questa volta é il buon Luca, che anche se non al top della forma, ha la meglio su un Gianni ormai lontano dai momenti di gloria; ma ne siamo certi capace di rinascere, dopo un affronto sportivo di questo tipo da parte dell'amico Luca.
La gara si snoda nervosa tra asfalto e sterrato fino all'arrivo dove Stefano Bordanzi regola i neroarancio consolidando la sua classifica nel Piede d'oro. Mentre la classifica del campionato vede ancora Giacomo Lia con un esiguo margine su Alberto Antognazza e sembra che la prima posizione sia ormai una questione privata, al terzo posto "Bisonte" Rondinelli dovrà rintuzzare gli attacchi di Donato Amato.
L'arrivo di Stefano....(Foto Antonini)
Gianni Migliorini con la solita grinta...(Foto Antonini)
Cinzia e Davide tagliano il traguardo mano nella mano nel ricordo di Manuela....(Foto Antonini)



Il dopogara é proseguito in clima Marathon Max ricordando gli episodi salienti della mattinata e maturando propositi di rivalsa già della prossima prova di Cardano il 30 Ottobre, che definirà il vincitore del Campionato Sociale 2016!!!

BUONA CORSA A TUTTI E FORZA MARATHON MAX!!!!!!


sabato 1 ottobre 2016

Marathon Trail del Lago di Como - Cronaca di Gabriele Orlandi

La vista delle Prealpi comasche fotografate da Lele.....
"Quel ramo del lago di Como , che volge a mezzogiorno, tra due catene non interrotte di monti, tutto a seni e ....."

Chissa se il nostro Lele pensava al Manzoni sudando per i 55 km. con 3800 mt. di dislivello del durissimo Trail del Lago Maggiore, probabilmente no!!! 
Infatti sabato 24 Settembre, oltre alla fatica, che abbiamo imparato non spaventa l'eroe in neroarancio, anche contro la sfortuna ha dovuto egli combattere. 
Ma leggiamo la cronaca della gara direttamente dalle parole del nostro atleta:


"Gara dura, l'ho chiusa e sono contento. 
Sicuramente con più chilometri e dislivello di quanto dichiarato, lo dimostrano anche il numero dei ritirati sia sulla distanza lunga che sul medio da me svolto.
Partenza alle ore 8.00 da Menaggio, bellissimo paese che si affaccia sul lago di Como, si parte e inizia la salita... una lunga salita attraversando boschi, che in poco più di otto chilometri ci fa arrivare sugli alpeggi a una quota di 2.200 mt. 
Peccato per il tempo, nuvoloso, che non ha fatto ammirare i due rami del lago "Como - Lecco" e le creste della Grigna.
Nella fase di scollinamento dal monte Bregano rovino la gara con, non una, ma tre storte alla caviglia, il pensiero di ritirarmi si insinua prepotentemente nella mia mente, ma dovevo per forza arrivare al ristoro, predisposto con navette, per il rientro a Menaggio a circa dieci chilometri. 
Allora, come un novello esploratore, mi sono bendato la caviglia e stringendo i denti ho ripreso  camminando, così facendo gli altri concorrenti mi superavano numerosi, ma ormai le velleit° agonistiche erano tramontate, l'importente era arrivare. 
I chilometri passavano il dolore per fortuna non aumentava, mi rendevo conto che nonostante queste condizioni riuscivo a mantenere un buon ritmo di camminata e i bastoncini mi aiutavano in discesa, allontano lo spettro del ritiro e proseguo verso il rifugio Vanini, percorrendo una mulattiera abbastanza impervia di circa 10 km, con un dislivello di 1.200 m.
La vista dal rifugio merita proprio la fatica fatta, lì trovo tanti concorrenti quasi tutti impegnati nella versione "Lunga" del Trail, in quanto era il luogo di divisione dei due percorsi. 
Dopo un breve ristoro decido di dotarmi di frontale e partire per fare gli ultimi venti chilometri verso l'arrivo, il tramonto sul lago davvero emozionante per qualche minuto mi distrae dai miei dolori.
Soddisfatto della mia prestazione riesco ad arrivare entro il tempo massimo previsto di 14 ore e rendendomi conto di aver fatto una bella gara sotto l'aspetto mentale."
Gabriele.

Che dire di più? Grande Lele
L'epicità del racconto rendono in modo chiaro non solo quanto sia importante il fisico in queste imprese, ma anche quanto la forza di volontà sia tutto nello sport come nella vita.